Laboratori di didattica ludica
Nel corso degli ultimi due anni il prof. Alessandro Boselli ha promosso alcuni laboratori e attività, per il Liceo Classico della Comunicazione e per il Liceo Classico sezione Rondine, che legano in modo indissolubile apprendimento e divertimento:
I giochi da tavolo non sono solo un modo divertente per trascorrere del tempo con amici e familiari, ma sono anche strumenti incredibilmente efficaci per sviluppare e potenziare quelle live long skills, ovvero quelle competenze non strettamente legate all'istruzione formale, ma fondamentali per affrontare la vita quotidiana e lavorativa che anche le direttive dell'Unione Europea ci chiedono di sviluppare.
Con long life skills ci riferiamo a ben dieci competenze specifiche che tutti possono (e dovrebbero) imparare:
- la capacità di prendere decisioni ovvero decision making: saper elaborare in modo attivo il processo decisionale sostenendo la decisione più opportuna;
- la capacità di risolvere i problemi (il problem solving) saper risolvere in modo costruttivo i problemi e le criticità;
- il pensiero creativo, cioè l’abilità di trovare soluzioni alternative alle svariate situazioni che si presentano nella vita. Essa ha un ruolo importante nella richiestissima capacità di problem solving;
- il senso critico: la capacità di ri-elaborare in modo autonomo e oggettivo situazioni e avvenimenti; il pensiero critico potrebbe sostenere moltissimo i giovani a contrastare e gestire meglio quelli che sono gli innegabili “rischi” che si celano in un utilizzo “non etico della Rete internet”;
- la comunicazione efficace: sapersi esprimere in modo efficace nelle diverse situazioni, saper esprimere sentimenti, bisogni e stati d’animo in modo appropriato, essere in grado di ascoltare l’altro;
- la capacità di relazionarsi con gli altri, ossia l’abilità di stabilire e mantenere relazioni significative in modo positivo e saper interrompere relazioni, se necessario, in modo costruttivo e non violento;
- la conoscenza di sé, delle proprie abilità, dei propri punti di forza e di debolezza e dei propri bisogni;
- l’empatia ossia la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, cioè di ascoltare senza pre-giudizi, cercando di capire il punto di vista dell’altro;
- la gestione delle emozioni: consapevolezza delle proprie emozioni e la capacità di gestione delle stesse in un contesto multiplo;
- la gestione dello stress ovvero la capacità di riconoscere le cause che creano tensione, di saper mettere in atto dei cambiamenti, di sapersi adattare alle situazioni.