L'eredità del Presidente del Parlamento europeo

L’EREDITA’ DI DAVID SASSOLI, PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

di Laura Garagnani, ex funzionaria  della Commissione Europea

La prematura scomparsa di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo con un passato importante non solo in politica ma anche nel giornalismo, ha suscitato una vera e propria ondata di commozione in Italia, in Europa e nel Mondo. Difficile aggiungere anche solo una riga a tutto ciò che è stato già detto e scritto sul suo conto: sovente si finisce per accorgersi delle stelle di prima grandezza solo quando si spengono. 

David Sassoli era al posto giusto, sul seggio più alto di quell’Assemblea dei popoli dei 27 paesi membri dell’Unione Europea che è il Parlamento. Giusto, perché giusto lui stesso, giusto perché ha incarnato i più alti valori e lo stile di un autentico paladino dell’ambizioso Progetto di civiltà, ancora gran parte in cantiere, che è l’Unione Europea.

Non ha avuto mai paura di esporsi, lui così discreto, quando si trattava di difendere i Diritti Umani, per esempio, guadagnandosi lo status di “persona non grata” da parte del presidente russo Putin. Ultimamente aveva consegnato il Premio Sakharov al dissidente russo Alexei Navalny.

Innumerevoli le battaglie portate avanti da Sassoli sui tanti fronti aperti in questo momento storico, drammatico e delicato.

Al suo operato si deve anche l’eccezionale impegno dell’Unione Europea che con il Next Generation EU intende affrontare non solo le sfide del presente, vedi la pandemia, ma anche quelle di lungo termine, vedi la transizione verso un mondo più sostenibile e vivibile per tutti. Per questo motivo, i giovani debbono essergli particolarmente grati.

Sassoli era amato e rispettato da tutti i suoi colleghi e collaboratori, che hanno adesso una eredità preziosa da custodire e coltivare. Ma questa eredità riguarda anche tutti noi cittadini europei. La Conferenza sul Futuro dell’Europa, lanciata sotto la Presidenza di Sassoli, è una iniziativa aperta a tutti, e che offre l’opportunità di interrogarci e dialogare su come vorremmo l’Unione del futuro. Alcune classi dell’Istituto Paradisi hanno aderito a questa grande consultazione, e questo è la migliore maniera di onorare la memoria di un grande italiano, di un grande europeo.