In ricordo di Chiara
Lunedì 16 maggio, a sette mesi esatti dalla morte di Chiara (Chiara Bosi che frequentava la 4B scientifico di questo istituto), il Centro Culturale di Marano sul Panaro è stato intitolato a suo nome, da oggi si chiama infatti “Teatro di Kia”. La mamma di Chiara ha pensato al logo che è stato ottenuto riproducendo un disegno di Chiara che raffigura un orsetto che sale in cielo in un cestino, mentre sparge fiori, amore e gioia sulla terra e la Kappa di Kia è incurvata a rappresentare il sorriso di Chiara.
Quando Chiara ed io ci siamo conosciute, subito facevo fatica a stare con lei, perché mi abbracciava di continuo e mi camminava sempre addosso, mentre io ero più chiusa, più restia a tutto quell’ affetto esplicitato però poi piano piano mi ha conquistato, lei così diversa da me, ma così irresistibile. Chiara mi ha insegnato a ridere di gusto, ad ascoltare musica, a guardare film che fanno paura, a prendere un po’ in giro gli adulti e mi ha mostrato quanto si possa essere coraggiosi e pronti ad affrontare le sfide quando si lanciava col parapendio o respirava l’elio dei palloncini per cambiare voce! A me queste ultime cose facevano paura e mi fanno ancora paura, ma so che invece Chiara non temeva nulla.
Il giorno stesso in cui Chiara è morta ho maturato la consapevolezza che io da quel momento sarei stata un po’ anche Chiara, avrei vissuto anche per lei, come se lei mi avesse passato il testimone di una staffetta ed allora ho cominciato a chiedermi cosa lei avrebbe voluto che io facessi…da qui l’idea dell’intitolazione del nostro splendido Centro Culturale a lei.
Il 20 novembre, in concomitanza con la giornata mondiale sui diritti dell’infanzia e della adolescenza, durante il consiglio comunale aperto alla cittadinanza, ho proposto, appoggiata dal consiglio comunale dei ragazzi di cui ho fatto parte quando frequentavo la scuola secondaria di primo grado, l’intitolazione del centro culturale a Chiara, occasione in cui è intervenuta anche la 4^B scientifico raccontando a tutti i presenti chi è Chiara.
Rebecca Milani